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𝟯𝟭 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲: “𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗼”
Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grande novità, l'anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va.
Si esce poco la sera, compreso quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra.
E si sta senza parlare per intere settimane e a quelli che hanno niente da dire, del tempo ne rimane.
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno, porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando.</div
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderá dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno.
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno, anche i muti potranno parlare, mentre i sordi già lo fanno.
E si farà l'amore, ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età.
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età.
Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento, di essere qui in questo momento...
Vedi, vedi, vedi, vedi, vedi caro amico cosa si deve inventare, per poter riderci sopra, per continuare a sperare.
E se quest'anno poi passasse in un istante, vedi amico mio, come diventa importante, che in questo istante ci sia anch'io.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità.
-Lucio Dalla, 1979-
𝗜𝗻 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝗶: 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦 𝘓𝘶𝘤𝘪𝘰